Domenica scorsa era la mia ultima domenica libera prima di Natale, ovvero il mio ultimo giorno libero prima di un mese di lavoro non stop.
Lo so, dovrei smetterla di fare questi pensieri... non mi fanno bene! come
ad agosto, quando per tutta la durata delle mie ferie, ovvero 2 settimane, ho
pensato che avrei dovuto aspettare aprile per avere altri 2 giorni consecutivi
di riposo (Natale e Santo Stefano non li conto, rimango in coma per 48 ore
mentre vengo sballottata a casa di parenti vari, completamente priva di
conoscenza)... immaginate voi come mi sono rilassata...
Beh,
domenica il mio pensiero fisso era: è l'ultima domenica libera!
Tendenzialmente,
quando la mia testolina è assorbita da queste amenità, la mia tendenza alla
goffaggine aumenta esponenzialmente... diminuisce l'attenzione e BAM! mi
schianto contro qualcosa, struscio la macchina (dei miei) contro qualche
protuberanza, distruggo cose a caso inciampando nelle righe delle mattonelle,
insomma, faccio danni.
Domenica
non sono stata da meno.
Il
mio moroso aveva da poco appeso allo stipite della porta la sbarra per le
trazioni (quella cosa a cui ci si appende per tirarsi su e giù con enorme
sforzo), e la stava facendo provare a suo cugino. Io, che codesta sbarra l'ho
avuta in casa dei miei sin da quando mio fratello era adolescente, ho pensato
bene di rimembrare i tempi che furono e riprovarla. Peccato che non fosse
fissata bene... e ovviamente, è crollata con me. Lo giuro, non sono quella che
pesa di più dei 3! ma la sfiga si sa, ci vede benissimo e attende me, solo me,
in queste giornate di desiderato relax forzato. Non so bene come e dove sia
caduta, sta di fatto che ho un livido enorme sul sedere (devo essere atterrata
sul tronchetto che ho usato come sgabello per arrivare alla sbarra) e un ginocchio
dolorante...
Nonostante
ciò... non mi sono lasciata abbattere. Moralmente intendo.
Era la mia ultima domenica libera. Non potevo stare in casa a far niente. Volevo girare per i negozietti attorno al duomo e respirare le prime atmosfere natalizie, facendo, per una volta, la cliente.
Era la mia ultima domenica libera. Non potevo stare in casa a far niente. Volevo girare per i negozietti attorno al duomo e respirare le prime atmosfere natalizie, facendo, per una volta, la cliente.
Credo
che il mio moroso abbia accettato di accompagnarmi senza protestare solo perché
ero acciaccata e dolorante... Abbiamo parcheggiato nei dintorni di Porta
Venezia, e abbiamo girato il centro a piedi.
Devo
dirlo, è stato veramente bello. Cremona è bellissima, anche quando pioviggina,
anche quando l'umido ti entra nelle ossa, Cremona è veramente bella. E' bella
da girare con calma, è bella per i piccoli negozi che la caratterizzano, per i
caffè a dimensione d'uomo dove ti conoscono per nome, per i vicoli col pavé e
le fioriere sparse qua e là... Ci sono, per fortuna, ancora moltissime
"botteghe", negozietti che si differenziano dalle grandi catene, più
piccoli, più famigliari, con un calore che non troverai mai in un centro commerciale.
Davanti
a un negozio di occhiali c'era un gruppetto di persone ferme, e in mezzo a loro un cane
seduto, piantato in terra, immobile, col muso proteso verso la vetrina: la proprietaria
del negozio lo vizia con un biscottino ogni volta che passa, e lui la stava
aspettando, irremovibile. Il biscotto ovviamente è arrivato: questo cane ha
capito tutto dalla vita! Ho buttato lo stesso sguardo implorante al mio moroso
e lui mi ha lanciato un lindor alla grappa… beh, non male!
Quest'anno,
per Natale, ho voglia di questo. Ho voglia del calore delle persone, di
camminare per le viuzze di Cremona e sentirmi il naso freddo, guardare le
vetrine e fare "oooooh", ho voglia di rallentare un po' e rendere
tutto più personale, ho voglia di tornare indietro nel tempo e far finta siano
gli anni '80 quando sgolosiavo davanti alle vetrine dei negozi di giocattoli sperando che Santa Lucia mi portasse quella Barbie lì...
Mmm... piccolissimo intoppo: dal
momento che quella appena passata era la mia ultima domenica libera temo che il
rallentare sarà impossibile. Quindi farò tutto di corsa (scommetto un regalo che prima di Natale farò un volo in bici), ma farò a modo mio, old style!… quest’anno voglio un Natale
così!
E se anche voi volete un Natale come una volta, venite a trovarmi... cercherò di coccolarvi il più possibile, accogliendovi con tè speziati e biscotti allo zenzero!
ps. ...che siano deliri post caduta??!!?? :)